giovedì 17 dicembre 2015

Donne - Charles Bukowski

Lo stile inimitabile del buon vecchio Charles qui è quasi esasperato. La vita scorre dentro e intorno ad Henry Chinasky, alter ego dell'autore, quasi che voglia farsi raccontare da quello scrittore ubriaconee pazzo, di alcol e di donne.
Non ne ha mai abbastanza lui, ne dell'uno né delle altre.
Ad un certo punto mi è venuta l'idea di contare quanti alcolici avrebbe bevuto Hank prima della fine del libro, ma ho perso il conto più o meno a metà. Troppi.
Troppe anche le donne, di diverse provenienze, età, estrazione sociale e cultura. Scopate in diversi modi e con diversi sentimenti. Mai amate fino in fondo, come se la paura di lasciarsi andare ad un dio tanto tiranno lo tenesse legato alla bottiglia, per prediligere in fondo un facile oblio piuttosto che l'impegno di una relazione duratura con un altra persona. Non ritenetemi moralista però. Solo ho notato che dopo ogni amplesso Chinasky “rotola di fianco”, piuttosto chessò di adagiarsi ed abbracciare. Niente dormite a cucchiaio ma sonni etilici post amplesso. Mi spiace per il buon vecchio Charles, ma a noi è arrivata la sua opera...



Citazioni
No! no! Niente poesie con la rima a casa di Henri Chinasky!

Le poesie erano terribili, il corpo e la follia no.

Be' penso che sia una follia che uno che scrive bene come te non capisca niente di donne.

All'improvviso disse: <Tira via quella mano. La passera è mia!>.

Perché ha voluto diventare scrittore?
Un altra domanda per favore.

Tu non capisci. Diventerò famosa. Ho più potenziale di te!>
<Il potenziale> dissi <non è niente. Devi darti da fare. Anche i neonati hanno più potenziale di me.>

Eppure continuavo a pensare a Lydia. I momenti più belli della nostra storia erano un topo che mi rodeva lo stomaco.

<È ricco, anche> disse Lydia.
<E scrive delle belle poesie> dissi io.

Qualche volta capitava di trovare un brav'uomo anche all'inferno.

Anche a me piaceva scopare ma non ne facevo una religione. C'erano troppi lati ridicoli e tragici, nelle scopate.

Era stata una bella scopata e anche la cena fu eccellente.

<Non c'è niente che possa impedirmi di scrivere. È una forma di pazzia>.

Agli incontri di boxe e negli ippodromi c'è da imparare, per uno scrittore. Il messaggio non era chiaro ma a me serviva. Ecco la cosa importante: il messaggio non era chiaro.

<Non ho più scritto niente. Credo di essere finito>.
<Da quanto tempo non scrivi?>.
<Sei o sette giorni.

Se succede qualcosa di brutto si beve per dimenticare; se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare; e se non succede niente si beve per far succedere qualcosa.

Di solito la gente era molto meglio per lettera che nella realtà. Un po' come i poeti, in questo senso.

< Che cosa pensi delle donne?>, mi chiese.
<Non sono abituato a pensare. Le donne sono tutte diverse. Fondamentalmente sono una combinazione di quanto c'è di meglio al mondo... magiche e terribili. Sono contento che esistano, comunque>

Ecco come andavano le cose. Più si conosceva una persona più stranezze saltavano fuori. Qualche volta si tratta va di stranezze divertenti... da principio.

Continuavamo a scopare ma non era più eccitante. Mi sembrava di essere sposato.

Dopotutto era proprio come diceva Lydia: <se vuoi bere, bevi; se vuoi scopare, lascia perdere la bottiglia>.
Il problema era che io volevo tutt'e due le cose.

<Il guaio è che non ho fantasia>.
<E fai lo scrittore?>.
<Scrivo. Ma per lo più faccio fotografie>.
<Ho l'impressione che ti scopi le donne solo per scrivere che te le sei scopate>.
<Può darsi>.

<Sono semplicemente un alcolizzato che ha deciso di fare lo scrittore per poter restare a letto tutti i giorni fino a mezzogiorno>.

<Umanità, mi stai sul cazzo da sempre>.

Dovevo assaggiarle, le donne, per conoscerle davvero.

Ma il suicidio ormai non mi sembrava più possibile. Alla mia età restava ben poco da ammazzare.

L'amore era roba da chitarristi, cattolici e appassionati di scacchi. Quelle puttana con le scarpe rosse e le calze lunghe... si meritava quello che le avrei dato.

Cominciai a bere. Le stelle mi erano contrarie semplicemente.

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