giovedì 22 gennaio 2015

Il Vangelo secondo Biff, amico di infanzia di Gesù - Christopher Moore

Ho finito proprio in questo momento il libro. Straordinario.
Amo i testi in cui la storia "ufficiale" in qualche modo viene canzonata e ironizzata. In particolare Gesù è una delle mie persone (personaggi) preferite (a parte quella cosa della fornicazione).
Davvero un libro da leggere, soprattutto per intuire quali legami interessanti e inaspettati ci siano tra la parole di Gesù, quella del Buddha, Confucio e Lao Tzu.
Un finale amaro, che tutti conosciamo, ma uno straordinario percorso di crescita interiore.

lunedì 12 gennaio 2015

Ma gli androidi sognano pecore elettriche? - Philip K. Dick

Nonostante l'apparente facezia del titolo, il romanzo va ad esplorare un tema forte, cioè cosa sia veramente l'umanità, cosa definisca una persona e quali siano le reali differenze tra chi è Uomo e chi non lo è, il replicante, cioè l'androide.
Il protagonista dapprima immune a questa domanda, scivola nel gorgo del dubbio, dal quale non riesce a uscire.
Sembra che l'unica differenza tra le due specie sia la capacità di provare empatia. Ma chi ci dice che il modello successivo di macchina non sarà in grado di provarla e quindi possa esistere alla pari della razza umana?

Da leggere cercando di non pensare alla sua trasposizione cinematografica, Blade Runner, che pur derivando dal romanzo trovo molto più efficace nei temi e nelle atmosfere.

giovedì 8 gennaio 2015

Nebbia - Miguel de Unamuno

Consigliato da un caro amico, apro con qualche titubanza questo libro, di cui non so nulla. Scopro che il mio modo di procedere nello scrivere, che ritenevo originale o quanto meno molto personale, era già stato inventato, teorizzato ed utilizzato da Unamuno oltre cento anni fa per la sua opera Nebbia. Con esiti ai quali io non provo nemmeno ad allacciare i sandali.
È confortante è avvilente insieme.
L'opera si svolge attraverso i monologhi e i dialoghi del protagonista e degli altri strambi personaggi, ognuno con la sua personale visione della vita, dell'amore e del matrimonio.
Geniale è far scrivere il prologo del romanzo ad un personaggio e ancor più geniale e dirompente è far parlare il protagonista con l'autore, al quale chiede un'opinione sui suoi propositi suicidi.
Anche il lettore viene chiamato in causa, perché può conferire un senso del tutto personale all'opera. Un ribaltamento di ruoli, una rottura degli schemi che stava sperimentando contemporaneamente anche il nostro Pirandello.

Per un primo approccio vi rimando qui e alle pagine di prefazione e postfazione inserite nel libro.

Un consiglio che scioccamente non ho seguito: leggete la prefazione dopo il romanzo!

mercoledì 7 gennaio 2015

La danza dei draghi

Attualmente l'ultimo capitolo delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Non si può dire che il buon vecchio Martin non sappia creare intrecci avvincenti, che letteralmente tengono incollati alle pagine. Però è bene non pensare a "come andrà a finire" perché la struttura dell'opera è talmente aperta, da permettere all'autore furbacchione di tirarla avanti per decenni.
Evito di parlare dei colpi di scena che mi hanno lasciato col fiato sospeso. Spero che l'autore guardi bene a destra e a sinistra, prima di attraversare la strada, perché non potremmo sopportare di lasciare questa grandiosa opera in sospeso.