Quando
un’autrice narra le vicende dei suoi personaggi parlando non solo di cose reali
ma della stessa natura umana, spiegando con parole dirette e i sentimenti e i
pensieri, pone la sua opera nell’Olimpo della Letteratura con la L maiuscola.
Mi dispiace
che lo sfondo fantasy tenda a far rilegare questo libro negli scaffali della
Narrativa per ragazzi, ma sono felice che i giovani crescano leggendo le gesta
di Rankstrail e Rosa Alba, conoscendo il coraggio di Skardrail e l’amore tra
Arduin e Chiara.
E sullo
sfondo uno scontro tra culture che in realtà non hanno così tante differenze.
Troviamo gli stessi germi di un futuro di convivenza pacifica sia nel mondo
degli Uomini che in quello degli Orchi. Alla base del quale ci deve essere il
rispetto per il singolo. A partire dalle donne e da tutti quelli che chi domina
considera inferiori.
Una
situazione in gran parte simile alla nostra congiuntura attuale, dove la
volontà di fratellanza e pace è distorta e rovinata da tradizioni sciocche,
credenze stupide e governanti incapaci.
Questo è il
fantasy che mi piace. Questa è la letteratura che mi piace.
Wiki
Citazioni:
L'ultima
profezia del mondo degli uomini Silvana De Mari
Ancora più
importante delle cose è il s naso che noi diamo al loro accadere.
Con tutti i
guai che c'erano, somigliare a un cigno o a uno scarafaggio non era veramente
di nessuna importanza.
Il mondo era
incomprensibile, imprevedibile e triste. Quando andava bene. Qualche volta le
cose andavano male e allora era atroce.
Gli sciocchi
fanno parte della vita come gli alberi e la terra, ma ricordate, siate attenta
e prudente, perché gli sciocchi sono dannatamente pericolosi. Sapete la
differenza tra uno sciocco è un malvagio? [...] I malvagi ci danneggiano per
ricavarne un guadagno. Gli sciocchi ci distruggono senza alcun profitto.
Attraversò i
cortili, le cucine, sentendo nel cuore una sensazione nuova, mai sentita prima.
Era qualcosa di più piccolo della felicità, più piccolo, ma anche più prezioso,
qualcosa su cui la felicità poteva essere costruita. Era la fierezza di essere
sé stessa.
Il mondo era
incomprensibile, imprevedibile, ma poteva essere magnifico.
Sai, le
donne sono un po’ più irragionevoli degli uomini.
Noi non
possiamo scegliere quello che la vita ci mette davanti. Però possiamo scegliere
come fronteggiarlo.
Rosa Alba aveva
pensato che il vero apogeo della vita di chiunque era diventare nonno.
Sicuramente essere nonna era l’apogeo della sua. C’era tutta la magnificenza
dell’essere madre senza nessuna delle incertezze, nessuno dei timori.
Era stata
una gioia e come tutte le cose belle doveva avere una fine.
La vita è un
continuo acciottolato di metamorfosi.
Suo padre l’avrebbe
presa a ceffoni, ma poi gli sarebbe passata, ai padri passa sempre, anche a
quelli Orchi, probabilmente.
Si ricordava
la voce di suo padre: in ogni lavoro fatto bene c’erano dignità e bellezza.
Chi sa
scrivere impara a pensare […]. Chi sa scrivere trova modi di comunicazione
anche con sé stesso, chi sa scrivere prima o poi scrive una storia, chi sa
scrivere prima o poi legge una storia e si crea una strana rete fatta di
storie, e dove ci sono storie raccontate e ascoltate e scritte, aumenta la
forza per resistere e risorgere quando le cose vanno storte e il dolore torna
ad appropriarsi della vita. Chi sa raccontare storie e le sa ascoltare
diminuisce la propria ferocia perché impara a capire cosa c’è nella mente degli
altri. Chi sa raccontare storie e le sa ascoltare diminuisce la propria ferocia
perché stempera la collera e la vergogna nelle storie, e gli passa un po’ la
voglia di riempire il prossimo a calci sui denti. Chi racconta storie tratta un
po’ meglio gli schiavi, prima o poi li trasforma in servi e dopo un po’ anche
in vicini di casa.
Il mondo
degli Orchi era atroce e magnifico.
Gli Orchi
avevano meno paura della morte perché la loro fede religiosa li riempiva, loro
ci sguazzavano dentro come pesciolini in uno stagno.
…e fino a
quando non fossero stati uccisi sarebbero stati vivi, con una vita piena, cioè
una vita con dentro le cose che ci mettono i vivi, pane, formaggio, un po’ di
amicizia, due chiacchiere attorno a un fuoco, sgranchirsi le gambe, dormire
sdraiati.
Tradotto in
parole povere lo schema si poteva riassumere in ‘Aiutati che Dio ti aiuta’, o ‘Aiutati
che gli dèi ti aiutano’, a seconda che si considerasse un solo autore per il
disastro della Creazione o più d’uno. ‘Aiutati che il Ciel ti aiuta’: era da
sempre uno dei capisaldi della conversazione base delle comari.
Lui però c’era.
C’era rimasto lui, che non era né un drago né un Elfo, però era vivo e sapeva
combattere.
Ogni Uomo
poteva fare molte cose, certo, ma per ognuno c’era un mestiere e solo quello
era il suo.
Avevano
giurato sul loro Dio, questo tra gli orchi aveva un valore, quello era il
valore, il loro Dio era talmente astioso e rognoso che nessuna aveva voglia di
giocarsi l’eternità propria e dei congiunti fino al quarto grado tradendo il
giuramento fatto in suo nome.
Le guerre
sono tutte ignobili e terribili, ma i massacri lo sono ancora di più. Se fai
una guerra per evitare un massacro, allora stai facendo una guerra che è certo
orrenda, ma è anche l’unica cosa che puoi fare.
La strategia
è la somma di quattro cose, la geometria, il coraggio, il calcolo dei tempi e
la comprensione della mente del nemico.
Rankstrail
cominciava ad averne abbastanza di gente che riteneva di avere il destino
religioso di ammazzare il prossimo, ma ugualmente si chinò sul ferito e cercò
di versargli in bocca un po’ d’acqua, ma l’altro gli sputò in faccia.
Nessuno può
tutto. Il concetto stesso di onnipotenza è un’aberrazione. Se Dio è buono non
può fare il male, quindi non è onnipotente. Se fa il male, non può amarci,
quindi non è onnipotente. Tutti pensano a Dio come un maschio. E se fosse una
madre? Impotente come tutte le madri?
Noi siamo
filgi di un Dio impotente, un Dio che non ha alcun potere, perché il suo potere
lo ha dato a noi.
Si chiese se
fosse possibile insegnare il trucco anche agli Uomini: concentrare l’attenzione
sulla letizia e su dove poterla trovare.
Noi siamo lo
specchio di Dio.
Qualsiasi
sciocchezza dicesse, il soldatino pendeva dalle sue labbr. Era una piaggeria,
la nobile e inconcludente arte dello strisciare, da sempre il sistema più
conosciuto e provato per non sedurre una donna.
La storia
era talmente inverosimile che fu creduta.
Gli Orchi
potevano essere generosi.
…avrebbero
raccontato le madri ai bimbi mentre li mettevano a dormire, e i cantastorie sui
mercati, in cambio di qualche monetina. Oppure avrebbero raccontato di un
cammino arrotolato come una conchiglia o come una galassia, che aveva dischiuso
una fessura su una nuova maniera di essere vivi.
La folla
rise. Li aveva fatti ridere. Far ridere era un potere, un potere speciale che
creava uno strano legame, lieve e impalpabile, come un raggio di sole
attraversato dalla polvere.
E ognuno che
ha avuto il dono di essere vivo, deve usarlo per cercare la strada della sua
gioia.
E ora vai,
trova la tua strada e dopo che l’hai trovata percorrila fino in fondo.
Chiunque
abbia creato il mondo ha voluto dei figli, non dei servi, e tutti coloro che si
sono battuti perché i popoli imparino la libertà sono i suoi Giusti […] e la
Prima Volontà di Dio è che ognuno dei suoi figli sia padrone del proprio corpo,
della propria mente e del proprio destino.
I morti sono
stati troppi e troppi sono i feriti che ancora mostrano le loro cicatrici.
Prima di avere una fede incondizionata in un futuro diverso, ci prenderemo
qualche anno di diffidenza.
Ogni sogno
era destinato a realizzarsi, ogni sogno poteva essere sognato.
Non si può
combattere l’orrore e la ferocia del mondo senza essere odiati.
La preghiera
che viene sempre esaudita, che trova sempre consolazione, non è quella che
chiede di modificare le cose accadute, ma quella che chiede di darci la forza
di affrontarle.
Lei tutto
quello che voleva era andare a prendere l’acqua con le altre mentre i ragazzi
del villaggio sbirciavano da dietro i ciliegi.
Quando tutto
sembra perduto, se non si abbandona la speranza, compaiono semi di un futuro
insperato.
Era una
fortuna aver imparato che niente era impossibile.
Come la
magia delle profezie orche, anche l’imbecillità seguiva linee cosmiche.
Non c’era
niente di tronfio e di ridicolo, erano solo gesti di affetto e di tenerezza.
Due beni, l’affetto e la tenerezza, che al mondo non sarebbero mai stati
eccessivi, e lei li stava già rimpiangendo.
Siamo tutti
uomini di potere e il potere è responsabilità e sacrificio, è questo che
simboleggiano i nostri collari d’oro, altrimenti si diventa parassiti, come le
zecche su un cane.
Rosa Alba
aveva sempre nutrito perplessità sul genio di coloro che dimostravano il
proprio valore vivendo volontariamente nel dolore.
Le spalle al
mondo dove possano esserci dei nemici non si girano mai.
Siamo una
famiglia con alti e bassi, sai, gli alti sono molto alti e i bassi sono state
voragini.
Gli avrebbe
insegnato a pregare. E gli avrebbe insegnato a usare un’ascia. Per ogni
evenienza.
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