venerdì 18 settembre 2015

L'ultimo orco - Silvana De Mari

Probabilmente non sono molto obiettivo, perché il fantasy è indubbiamente il genere che più amo. Però c'è fantasy e Fantasy...
Questo libro, il seguito de "L'ultimo elfo" è a mio parere uno dei migliori che abbia mai letto. Una storia che comincia dal basso, dall'inizio della vita di Rankstrail, e ne segue la crescita.
La descrizione dei suoi stati d'animo e dei suoi pensieri, nonché il suo carattere, coraggio, intelligenza e sensibilità ne fanno uno dei personaggi che più ho amato.
Invito tutti alla lettura di entrambi i libri.
Ora io corro ad acquistare l'ultimo volume della saga.

Silvana De Mari


Citazioni:
- la scortesia è pura ferocia, come un pugno o una pugnalata.

- Sire Arduin riconquistò la Terra degli Uomini invasa dagli Orchi usando la strategia, hai capito cos'è la strategia? Rankstrail aveva capito: era la somma della geometria e del coraggio.

- Il buio era un luogo amico e comodo, che lo accoglieva come una coltre e dove lui si muoveva sicuro.

- Rankstrail imparò le regole base del buon comando: pochi ordini, chiari e mai fuori della portata dell'esecutore.

- Era venuto in quella terra per renderla un posto decente e sicuro, dove gli uomini, le donne e i bambini potessero vivere...

- L'importante non sono le cose, ma il senso che hanno.

- Tra tutte le cose assurde che gli erano successe, quella di avere un libro tra le mani sembrò a Rankstail la più inimmaginabile, ma riconobbe che il vecchio aveva ragione. Era bello avere un libro tra le mani. (…) Lo commuoveva avere tra le mani qualcosa di scritto. L'uomo o gli uomini che avevano tracciato quelle parole erano diventati terra e cenere da anni, ma le parole erano rimaste e avevano valicato il tempo e la morte perché lui potesse conoscere la storia che raccontavano.

- E se domani il vostro futuro sposo vede una donna  che magari ha i brufoli e il naso storto, e siccome gli sorride mentre lui è triste, la trova bellissima?

- Essere liberi non vuol dire la possibilità di fare quello che si vuole, ma la capacità di assumersi le responsabilità del mondo.

- il Capitano imprecò di nuovo. Se gli dei avessero sentito un terzo di quello che gli stava augurando, di quello che li stava invitando a fare, probabilmente lo avrebbero folgorato, ma tanto mica stavano mai a sentire.

- Parlate ai pezzenti e ai reprobi con la stessa cortesia con cui parlate ai Re, con le stesse parole, e il mondo ritroverà da solo la giustizia senza bisogno di insanguinarlo. Le parole possono essere più importanti delle cose che indicano e possono modificarle.

- Di tutte le attività possibili, la guerra può essere, in assoluto, la meno onorevole. L'onore è morire e combattere solo perché la guerra finisca e non sia mai più necessario farne. L'onore è capire quando bisogna fare la guerra e fermarsi quando è possibile smetterla.

- Quella storia piaceva anche a sua figlia e lui aveva ricominciato a ripeterla: per la piccola andare a dormire senza una storia sarebbe stato altrettanto grave che rinunciare alla cena.

- Chi ha la forza per impedire le ingiustizie e non la usa di quelle ingiustizie si rende responsabile.

- Il Capitano avrebbe dato qualsiasi cosa per poter rimettere tutto come lo aveva trovato: i riccioli dentro la cuffia e le lacrime dentro la bambina.

1 commento:

  1. "Quella storia piaceva anche a sua figlia e lui aveva ricominciato a ripeterla: per la piccola andare a dormire senza una storia sarebbe stato altrettanto grave che rinunciare alla cena."

    Questa è la citazione che preferisco.

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