Un romanzo di fantascienza che, come sempre nelle opere di Dick, non ha confini netti tra realtà e psiche. Il protagonista veleggia senza soluzione di continuità tra questi due poli. Al lettore rimane il compito di districarsi tra queste oscillazioni, cercando di capire in quale di questi due mondi si stia svolgendo l'azione.
Complica le cose il fatto che il romanzo è stato ripreso più volte dall'autore e rimaneggiato nel corso di oltre dieci anni. A volte con lunghe pause.
Alcune idee sono semplicemente geniali.
Citazioni
"Se sei saggio, rifletté Matson con grande amarezza, mai fare viaggi di sola andata. In nessun posto. Nemmeno a Boise in Idaho... nemmeno per attraversare la strada. Quando parti, sii certo di poter tornare indietro di corsa."
"Nella vita dobbiamo trovare il modo di sconfiggere noi stessi... Noi siamo i peggiori nemici di noi stessi."
"Quindi i tedeschi buoni ci son sempre stati. (…) Anche noi abbiamo combattuto i nazisti. Anche noi tedeschi 'buoni'. Verges' un nie. Perché noi non abbiamo cominciato a combattere dopo, negli anni Cinquanta e Sessanta, ma fin dall'inizio. I primi esseri umani a lottare strenuamente contro i nazisti, uccidendo e rimanendo uccisi, erano... Tedeschi. E la Terra non dovrebbe dimenticarlo."
Philip K. Dick
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