Un romanzo di fantascienza che, come sempre nelle opere di Dick, non ha confini netti tra realtà e psiche. Il protagonista veleggia senza soluzione di continuità tra questi due poli. Al lettore rimane il compito di districarsi tra queste oscillazioni, cercando di capire in quale di questi due mondi si stia svolgendo l'azione.
Complica le cose il fatto che il romanzo è stato ripreso più volte dall'autore e rimaneggiato nel corso di oltre dieci anni. A volte con lunghe pause.
Alcune idee sono semplicemente geniali.
Citazioni
"Se sei saggio, rifletté Matson con grande amarezza, mai fare viaggi di sola andata. In nessun posto. Nemmeno a Boise in Idaho... nemmeno per attraversare la strada. Quando parti, sii certo di poter tornare indietro di corsa."
"Nella vita dobbiamo trovare il modo di sconfiggere noi stessi... Noi siamo i peggiori nemici di noi stessi."
"Quindi i tedeschi buoni ci son sempre stati. (…) Anche noi abbiamo combattuto i nazisti. Anche noi tedeschi 'buoni'. Verges' un nie. Perché noi non abbiamo cominciato a combattere dopo, negli anni Cinquanta e Sessanta, ma fin dall'inizio. I primi esseri umani a lottare strenuamente contro i nazisti, uccidendo e rimanendo uccisi, erano... Tedeschi. E la Terra non dovrebbe dimenticarlo."
Philip K. Dick
giovedì 23 ottobre 2014
martedì 14 ottobre 2014
Caos Zeidos - Evandro Straccini
È successo. Non volevo, davvero. Però è così. Ho abbandonato la lettura di questo tomo. Nonostante abbia assistito personalmente alla presentazione dell'autore e quindi essermi riempito di curiosità per questo libro, devo dichiararne la pessima riuscita.
Ho tenuto duro ma davvero non ho potuto più sopportare lo stile scialbo e inconcludente. Le perifrasi inutili ed inappropriate, gli aggettivi ridondanti e privi di logica. Per non contare gli errori di grammatica.
Se togliessimo dal testo gli aggettivi inutilmente utilizzati e le ripetizioni di cose già dette (come a voler evitare che il lettore si dimentichi qualcosa), si passerebbe dalle 622 pagine del primo volume a un centinaio.
Davvero da dimenticare.
Citazioni:
"Resta il fatto che quello che sappiamo di conoscere è un miliardesimo di quello che sappiamo di non conoscere, che a sua volta sarà un miliardesimo di quello che non sappiamo di non conoscere"
Ho tenuto duro ma davvero non ho potuto più sopportare lo stile scialbo e inconcludente. Le perifrasi inutili ed inappropriate, gli aggettivi ridondanti e privi di logica. Per non contare gli errori di grammatica.
Se togliessimo dal testo gli aggettivi inutilmente utilizzati e le ripetizioni di cose già dette (come a voler evitare che il lettore si dimentichi qualcosa), si passerebbe dalle 622 pagine del primo volume a un centinaio.
Davvero da dimenticare.
Citazioni:
"Resta il fatto che quello che sappiamo di conoscere è un miliardesimo di quello che sappiamo di non conoscere, che a sua volta sarà un miliardesimo di quello che non sappiamo di non conoscere"
giovedì 2 ottobre 2014
I fuochi di Valyria . George R. R. Martin
Un altro capitolo della saga fantasy ormai sul baratro della telenovela. Intrigante, contorto e magistralmente tagliato, per lasciare al "povero" lettore in sospeso un'altra volta
Wiki
Citazioni:
"- Chi legge vive mille vite prima di morire- disse Jojen - chi non legge mai, ne vive una sola-"
"Questo re del Sud sembrava essere uno di quegli uomini secondo i quali le donne appartengono a un'altra razza, estranea ed enigmatica come i giganti, gli elfi e i figli della foresta."
Wiki
Citazioni:
"- Chi legge vive mille vite prima di morire- disse Jojen - chi non legge mai, ne vive una sola-"
"Questo re del Sud sembrava essere uno di quegli uomini secondo i quali le donne appartengono a un'altra razza, estranea ed enigmatica come i giganti, gli elfi e i figli della foresta."
Iscriviti a:
Post (Atom)